Il Consiglio comunale istituisce ad inizio consiliatura almeno quattro Commissioni consiliari permanenti con competenza per materia.
Le materie della trasparenza amministrativa, della partecipazione e informazione, delle pari opportunità e della vigilanza sulla gestione dei servizi sono in ogni caso attribuite a una o più Commissioni consiliari.
Il Consiglio comunale, all’inizio del mandato o nel suo corso, istituisce delle Commissioni consiliari.
Le Commissioni consiliari sono istituite rispettando la proporzione tra forze di maggioranza e di minoranza esistente nel Consiglio comunale. Nel caso di cambiamenti della proporzione tra le forze di maggioranza e di minoranza, le Commissioni decadono e il Consiglio delibera nuovamente per garantire il rispetto della mutata proporzione
Le Commissioni consiliari si dividono in permanenti, speciali e d'indagine. Il numero di componenti delle Commissioni consiliari è stabilito nella deliberazione consiliare istitutiva.
Le Commissioni consiliari permanenti sono definite tali perché si occupano "permanentemente", cioè per tutta una consiliatura, delle materie indicate nella deliberazione istitutiva. I conflitti di competenza tra Commissioni consiliari sono risolti dal Presidente del Consiglio comunale.
La proposta di istituzione di una Commissione consiliare speciale è vincolata ad argomenti ed obiettivi precisi. Il Presidente e la maggioranza dei componenti la Commissione speciale sono Consiglieri comunali. Il Consiglio comunale ne fissa le funzioni, la composizione e la durata nella deliberazione consiliare istitutiva. La disciplina sul funzionamento delle Commissioni consiliari è applicata per quanto compatibile.
Le Commissioni consiliari esercitano funzioni consultive e preparatorie degli atti e dei provvedimenti consiliari e di controllo sull’attività dell’Amministrazione comunale, presentano al Consiglio comunale le relazioni e le proposte sugli oggetti loro definiti, nonché i documenti che ritengono opportuni nelle materie di loro competenza.