Novate fino all'unità d'Italia (1800 - 1877)

Con la fine del regime feudale, la storia di Novate, dal 1800, viene praticamente ad identificarsi con quella della Lombardia.

Descrizione

Ricorderemo quindi, in questo periodo, l'avvento di Napoleone nel 1800, la costituzione della Repubblica Italiana nel 1802, l'incoronazione di Napoleone re d'ltalia nel 1805, ed infine, nel 1814, il Congresso di Vienna, che avrebbe definitivamente decretato il passaggio della Lombardia all'Impero Austriaco.
Su questo sfondo politico, particolarmente movimentato, solo poche note di storia novatese: la costituzione, nel 1801, della prima Opera Pia di Novate, l'Opera Pia Bollini, che aveva come suo scopo principale quello di costituire annualmente una dote, per una fanciulla povera di Novate; e la lunga serie dei nomi dei Cappellani dell'Oratorio della Misericordia (il Gesiö), nominati periodicamente dagli Amministratori del Luogo Pio Elemosiniero della Misericordia, di Milano, i quali traevano questo loro diritto-dovere, dall'accettazione, nel 1529, del testamento del Senatore ducale Bernardino Busti.
Seguono, nel frattempo, alcune notizie relative alla nostra chiesa parrocchiale: nel 1815 viene allungata la sua navata centrale, mentre sui due fianchi vengono costruite due nuove navate laterali; nel 1824 viene ampliato il coro; mentre nel 1829 viene ristrutturato tutto il campanile, che, in quella occasione, viene anche dotato di un nuovo concerto di 5 campane.
Per quanto concerne poi l'anno 1853, abbiamo due notizie particolarmente interessanti. La prima è costituita dal ricordo della costituzione, proprio in quell'anno, di una nuova Opera Pia novatese, denominata Opera Pia Carrera; questa nuova Opera Pia prevedeva, fra l'altro, anche la corresponsione annuale di una dote, ad una fanciulla povera della città.
La seconda, riguarda invece la traslazione delle ossa del Senatore Bernardino Busti, all'interno dell'Oratorio dei SS. Nazario e Celso (il Gesiö), da lui istituito con il suo testamento del 1529. La traslazione era avvenuta a Novate il 25 luglio 1853, per iniziativa degli Amministratori del Consorzio della Misericordia di Milano, erede universale dei beni lasciati dal Busti.
Dopo la seconda guerra d'indipendenza del 1859, Novate e la Lombardia si liberano definitivamente dall'occupazione austriaca, ed entrano a far parte del Regno di Sardegna; il 17 marzo 1861, Novate entra quindi, finalmente, a far parte del nuovo grande Stato unitario, costituito dal Regno d'Italia.
Dopo l'entrata di Novate nel grande Stato unitario italiano, possiamo ricordare ancora due brevi, ma interessanti notizie.
La prima, è quella relativa al R.D.13 Novembre 1862 n. 982 in forza del quale la denominazione del nostro Comune, da Novate, veniva definitivamente modificata in quella di Novate Milanese.
La seconda, è quella che si collega invece al ricordo dei primi Sindaci di Novate - di cui ci sia pervenuta notizia - dopo l'unità d'Italia; questi risultano siano stati rispettivamente: Vincenzo Cajo, Sindaco nel 1866; e Pietro Gianetti, Sindaco del nostro Comune nel 1869, e nel 1873.

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Pagina aggiornata il 02/05/2024