giovedì 28 marzo 2024
Cari Novatesi, Di un anno come questo ognuno conserverà una sua memoria, la mia ha impresso nella testa e nel cuore il 23 febbraio 2020, il giorno che ha cambiato tutto, quando nell'Aula Consiliare del nostro Comune con le associazioni, le scuole, la Protezione Civile, i Carabinieri e la Polizia Locale, chiudemmo la città e iniziammo a familiarizzare con i DPCM e la mascherina che da quasi un anno ci copre mezza faccia e ci costringe a guardarci negli occhi. In questo lungo e terribile anno ognuno di noi ha perso qualcuno o qualcosa, molti concittadini ci hanno lasciato: parenti, amici, conoscenti che spesso non abbiamo avuto il tempo di salutare per un'ultima volta; rivolgo a loro il mio ricordo più caro. Tutti noi, abbiamo trasformato le nostre vite, le nostre azioni quotidiane e messo in discussione tante certezze. Per proteggere le persone più fragili abbiamo dovuto chiuderci, ridurre i contatti, evitare gli abbracci e i baci, lavorare e vivere in un altro modo. L'abbiamo fatto con senso di responsabilità per proteggere una città ferita di cui per mesi abbiamo ascoltato un respiro lento e senza suoni che entrava nell'anima trasformandola in paura e angoscia. Voglio augurarvi e augurarci di tornare a vivere, di ritornare a riempire le nostre scuole, le vie, le piazze, i parchi di voci, di rumori e sorrisi tenendoci qualcosa di buono di questo anno tragico: la solidarietà, la generosità dei nostri cittadini che ci ha fatto sentire una comunità forte e con tanta voglia di futuro. Continuiamo allora il viaggio, insieme. "Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già fatti, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito" .(Josè Saramago)
Buon anno Novatesi.
Il Sindaco
Daniela Maldini
Ultimo aggiornamento: lunedì 4 gennaio 2021