venerdì 29 marzo 2024
Anche il sindaco di Novate Milanese, Daniela Maldini ha firmato l'appello rivolto al presidente della Regione Lombardia; Attilio Fontana, sui test sierologici.
Di seguito, il testo integrale dell'appello e nel link sottostante, il testo integrale corredato dalle firme dei sindaci che lo hanno sottoscritto.
"E' notizia di questi giorni che alcuni comuni hanno cominciato a far effettuare test sierologici a pagamento a favore dei propri cittadini per la ricerca di anticorpi anti-Covid-19. L'eventuale presenza di anticorpi prodotti dal sistema immunitario in risposta al virus non descrive lo stato di infezione ma racconta il possibile contatto del nostro organismo con il virus. Per queste ragioni, il ricorso a questi test può essere decisamente utile per capire quali persone possano essere immunizzate nei confronti del Covid-19 e, se effettuati massicciamente, per comprendere quale possa essere stata la reale incidenza dell'epidemia sulla popolazione. Si tratta quindi di una strategia diagnostica che è complementare ai tamponi, ma non li sostituisce. Inoltre è emerso come i test sin qui impiegati nelle realtà locali che vi han fatto ricorso siano privi delle necessarie certificazioni delle autorità sanitarie. La questione dell'affidabilità è centrale: pare infatti che alcune di queste analisi forniscano risultati rilevanti in termini di "falsi positivi", ossia di persone che risulterebbero avere anticorpi contro il virus senza mai esservi stati in contatto, esclusivamente per via di una debolezza della procedura. Oltre a sovrastimare quindi i numeri dei contagiati, test non affidabili possono far credere erroneamente a persone suscettibili di essere immunizzate e pertanto fuori pericolo. Per questi motivi c'è la necessità che queste procedure vengano realizzate solo con dispositivi certificati, come nel caso del kit sviluppato dal San Matteo di Pavia. Recentemente il Presidente Fontana ha dichiarato che a partire dal 21 aprile Regione Lombardia effettuerà fino a 20.000 test sierologici al giorno, partendo da Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona. Il rischio è che in assenza di una procedura chiara, si generino numeri non confrontabili e pertanto di scarsa utilità, similmente a ciò che sta avvenendo per i tamponi, e che l'intervento si rilevi, oltre che non indicativo, poco efficace. Siamo quindi ad appellarci al Presidente Attilio Fontana affinché:
Ultimo aggiornamento: mercoledì 22 aprile 2020