giovedì 28 marzo 2024
mercoledì 10 aprile 2013 Ore 10:00
Un adulto entra in scena, osserva una vecchia aula di scuola, ricorda, indossa un polveroso grembiule, un paio di occhiali. Ritrova il suo banco. Inizia il viaggio nei ricordi di un anno particolare. Un altro adulto entra in scena, compie lo stesso viaggio, si unisce al primo. Insieme ripercorrono le tappe del loro legame, attraverso dispetti, contrasti e complicità, passando da intervalli fantastici, in cui l'autunno entra dalla finestra e inonda la classe con le sue foglie secche. Un gioco che continua fino alla rivelazione di un segreto: "I MIEI GENITORI DICONO CHE QUANDO ARRIVA L'INVERNO DEVO CAMBIARE SCUOLA, CASA, CITTA'". Il gioco diventa corsa contro il tempo: i due compagni accolgono l'arrivo della neve con la paura della separazione. Il loro banco diventa metafora di una forte e inarrestabile nevicata, che pone fine alla loro vicinanza. Un compagno resta solo, si adegua ad uno spazio in cui manca il suo rivale/complice di giochi. I due personaggi si ritrovano nell'epilogo, adulti, cambiati, irriconoscibili, ma memori della loro vicenda e del valore delle follie d'infanzia.
Ultimo aggiornamento: lunedì 2 dicembre 2013