giovedì 28 marzo 2024
martedì 3 marzo 2015 Ore 10:00
Produzione di Fondazione Aida
L'inossidabile testo di Saint-Exupery continuerà a commuovere, far riflettere ed appassionare ancora molte generazioni... Aldilà della sua sempreverde attualità, ritengo sia il momento adatto alla sua messa in scena: in tempo di confusione, di stordimento materialistico aggravato dalla paura di perdere quelle che credevamo "sicurezze", in un momento in cui l'umanità si accorge che quello su cui è bene basare le sicurezze si trova dentro di noi... Il Piccolo Principe ed il suo viaggio appaiono perfetti!
La messa in scena sarà semplicissima e darà molto risalto ai due protagonisti: il Piccolo Principe, appunto, ed il Pilota. Per un gioco di complicità, il Piccolo Principe chiede al Pilota di aiutarlo a raccontare la sua storia. In questo modo il Piccolo Principe diviene regista ed il Pilota collabora incarnando le parti dei personaggi che il Piccolo Principe ha incontrato durante il viaggio. La scenografia ricorderà un gioco di origami, come se, scompaginato il famosissimo testo, i personaggi potessero utilizzarlo come attrezzeria, ricordando che anche il racconto scenico è e rimane un meraviglioso, perfetto, libro.
L'idea è che i due personaggi escano dal libro per lo spazio del tempo scenico e poi vi rientrino, pronti a riuscirne all'occorrenza per mantenere viva la loro straordinaria esperienza.
Il bianco pervaderà la scena, anch'essa come pagine, così che le luci creeranno deserto, pianeti, notti, albe e tramonti... La poesia deve rimanere intatta: faremo amicizia e saremo per tutto il tempo della durata del testo, ora l'uno, ora l'altro, ora la volpe, ora il serpente... un sottile gioco di specchi psicologico che ci mette a contatto con le parte più recondite di noi.
RITA RIBONI
Ultimo aggiornamento: mercoledì 4 marzo 2015